venerdì 19 agosto 2011

Dethos Baldios

Dopo aver liberato il bardo Dethos Baldios e gli imprigionati Luke, Haram, Athalon e Brax il gruppo si è ricomposto grazie ai liberatori Debfer e Snaug. Mentre Debfer ha iniziato ad intonare un rituale di teletrasporto utilizzando proprio il portale usato da Skalmad per fuggire gli altri hanno raccontato di esser stati sopraffatti durante lo scontro a causa della presenza di un mago d'ombra che si è unito ai troll ed in sua presenza i personaggi non sono stati facilmente sconfitti: in particolare le magie di teletrasporto non hanno funzionato più e quindi nessuno è stato in grado di ripiegare.
Ma Snaugh e Debfer avevano visto 2 maghi non solo uno! E se uno, da solo, era stato in grado di sconfiggere la maggior parte del gruppo allora il rituale era l'unica via di uscita veloce per non rischiare di incontrare i temibili maghi di Netheril e venire sconfitti.
Inoltre gli "imprigionati" hanno evidenziato come i due maghi parevano identici ed il loro scopo fosse proprio quello di catturare Snaugh perché durante una chiacchierata hanno chiaramente menzionato il paladino e come fossero interessati solamente a lui.
Quando il portale si è aperto ed i personaggi hanno iniziato a varcarlo sono improvvisamente comparsi i due terribili maghi gemelli. Uno si è teletrasportato proprio all'imbocco colpendo chi cercava di varcare e spostandolo grazie alla sua falce magica, l'altro da lontano bersagliava con la sua terribile magia arcana di fuoco ed ombra un componente alla volta devastando. Haram ha risolto la situazione stordendo il mago con la falce e sfruttando questo handicap il gruppo più i prigionieri sono riusciti a sfuggire.
Tornati ad Holostin Hold si sono riposati e si sono fatti raccontare da Dethos le informazioni che conosceva sulla torre degli arpisti di Everlund dopodiché gli abitanti hanno ringraziato gli eroi e li hanno salutati.
Durante il tragitto verso la città dei mercanti i personaggi sono stati fermati da dei coboldi briganti che hanno chiesto un pedaggio di una moneta d'argento per farli passare dopodiché gli eroi sono arrivati senza ulteriori rallentamenti alla loro meta.
Dietro indicazione di Dethos Baldios hanno puntato verso L'arpa stonata gestita dal nano Dem Ido, un simpatizzante degli arpisti, che ha spiegato loro che per entrare occorre utilizzare una moneta fornita da Dethos dopo averla magicamente incantata con "un'azione pura di spirito", inoltre ha detto che in prossimità della torre vive un mendicante che ha informazioni sul "token di passaggio".
Giusti alla torre hanno conosciuto il mendicante e dopo essere entrati in confidenza (ed avergli pagato un anno di pasti all'arpa stonata) i personaggi hanno capito che dovevano compiere un'impresa eroica per aprire un portale magico ed accedere alla torre.
Nei giorni seguenti i personaggi si sono quindi improvvisati: medici, benefattori e poliziotti per individuare due bande criminali organizzate ma dopo qualche tiepido tentativo hanno preferito far nuovamente alla torre e conferire nuovamente con il mendicante.
Egli ha spiegato loro che esiste forse anche una seconda via di ingresso visto che secondo lui la magia di passaggio per i generosi non funziona più a causa della peste magica. Il secondo ingresso e una spaccatura che porta all'underdark ma che prima di giungervi passa sotto la torre: questo ingresso è stato sigillato magicamente 40 anni prima poiché fuoriuscirono elfi oscuri che misero a ferro e fuoco la città per 2 giorni e due notti prima di venir ricacciati indietro da un gruppo di chierici di Helm capeggiati da un prete totalmente vestito di bianco.
Rotto i sigilli, i personaggi sono entrati nel passaggio e dopo pochi metri hanno incontrato un drow-demone che per qualche minuto ha tenuto testa ai nostri eroi prima di cedere.
Adesso mancano veramente pochi passi alle fondamenta della torre degli Arpisti.

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