giovedì 18 novembre 2010

Carmilla nella neve

Con Voldenbraux che cercava di ghermire Itk e Tora, Snaugh e Liu' Ché nascosti in un fitto bosco in fondo al crepaccio la situazione sembrava destinata a volgere al peggio.
Il gigante in una tomba di ghiaccio e gli altri membri del gruppo stremati con un terribile drago non morto inferocito non era una bella situazione.
Pensando velocemente alle conseguenze delle proprie azioni il trio ha deciso di allontanarsi dalla zona di pericolo per raccogliere in tutta sicurezze le idee e le forze.
Dopo aver camminato per circa un'ora, sfiniti hanno preparato un accampamento di emergenza, ma quando erano per assopirsi si sono accorti che stavano per ricevere una visita inattesa.
Un tiefling ed una bimba si sono avvicinati al gruppo tenendosi per mano ed in lei i nostri eroi hanno riconosciuto Carmilla di Auril figlia della tempesta incontrata qualche giorno prima nel gruppo di pellegrini assaliti da Volkrauth.
Ella era in preda ad una sorta di grazia divina per cui gli avventurieri si sono fidati e il gruppo si è diviso dirigendosi verso il tempio di Auril mentre Snaugh e Carmilla si sono diretti verso il luogo in cui Voldenbraux e Itk si erano battuti cercando di recuperare l'amico gigante.
Dopo molte eroe il drago si è ritirato ed il guerriero ha osato scalare il crepaccio emergendo dal ghiaccio e incontrando l'abbraccio del paladino.
Riunitosi tutto il gruppo al tempio della Stella di Ghiaccio hanno avuto modo di fare conoscenza di Bren Fer accompagnatore di Carmilla nonché  mago Tiefling originariamente  trovato mezzo congelato nel Bosco della Luna.
Analizzando gli oggetti di Volkrauth hanno trovato dei vecchi appunti e i frammenti restanti della lancia di Myriadon (ben noti ai personaggi durante le loro avventure) celati in una borsa conservante.
Nei documenti in possesso del warlock adoratore dei draghi non morti vi era scritto che il suo scopo era, dopo aver applicato il rituale del risveglio a Voldenbraux, ritrovare le 4 sale del tempo del fondatore del Culto del Drago, Sammaster.
Pare che Xammux  fosse una di queste.
Dopo aver viaggiato al Castello degli Araldi per poi tornare a Silverymoon e, passando da Everlund, arrivando all'Alta Foresta, gli avventurieri hanno trovato il loro vecchio amico Barathen e suo padre, quest'ultimi in possesso del frammento di Myriadon mancante ed a conoscenza del rituale per riunire le "schegge" e ricreare la lancia di Myriadon in grado di aprire la prima camera del tempo! 

giovedì 4 novembre 2010

Via dalle gelide braccia della morte

Durante lo scontro con Volkrauth un muro di lame di Tora ha separato i due fronti di attacco contro i personaggi costringendo i nemici a perdere del tempo prezioso ad aggirare l'ostacolo  permettendo di concentrare gli attacchi sull'odiato stregone.
L'odiato nemico che aveva resuscitato Voldenbraux il drago nero risvegliato all'interno del tempio elfico.
A quel punto Voldenbraux si è unito allo scontro e gli orchi presenti hanno cambiato lo stato da "osservo lo scontro" a "ci lanciamo in massa contro di loro".
Mentre si ritiravano Leeuche, Snaugh e Haram hanno comunque continuato a bersagliare Volkrauth anche se il drago faceva scudo con il proprio corpo dopodiché tutta la loro attenzione si è spostata su una fuga di massa.
Ryltar si è nascosto nella foresta, Leeuche da invisibile dietro un albero e gli altri hanno continuato a correre alla massima velocità consentita con Itk che chiudeva la lunga fila fuggente e che ha subito gli attacchi irosi del drago.
La corsa è durata fino all'arrivo di un burrone ghiacciato.
Tutti meno Itk si sono gettati di sotto.
Itk ha compiuto un salto colpendo nuovamente il corpo inerme di Volkrauth riuscendo poi a strapparlo dalle grinfie dragoniche gettandolo di sotto.
Si è compiuto un breve scontro tra il drago ed il gigante fino a che alla fine il guerriero è riuscito a sfuggire alla presa letale e ad infilarsi in uno stretto crepaccio, perdendo i sensi...