mercoledì 31 dicembre 2008

Barbari e Draghi


Dopo aver sconfitto il finto eremita Snaug, Barian e Barathen hanno deciso di continuare l'esplorazione del sotterraneo abitato dagli uomini topi superando una distesa di muffa grigia.
Nel frattempo Terra Alta e Vanel attendevano il ritorno dei loro compagni timorosi della sinistra distesa fungosa.
I tre dopo aver depredato il corpo di un guerriero hanno intravisto una stanza quadrata con un grande cubo al centro. Prima di entrare Barathen ha avvertito il gruppo della presenza di un grande ammasso di gelatina parzialmente coperto dal solido quindi di comune accordo si è deciso di tornare dai restanti membri del gruppo senza rischiare inutilmente la vita.
Una volta usciti dalla cittadella delle nebbie i personaggi hanno iniziato ad accusare malessere: tosse, tremiti e febbre - un ricordo dello scontro con gli uomini topo.
Trascinandosi sotto l'acqua per altri giorni infine sono riusciti ad uscire dalla Alta Foresta puntando in direzione della Pietra Eretta scossi da brividi di malattia sempre più forti.
La pietra in passato era un luogo importante per una tribù barbara molto valorosa chiamata Orso Pallido perché sorgeva nelle immediate vicinanze un albero molto antico che si credeva fosse nato direttamente da una talea dell'Antico Padre l'albero che aveva costituito il nucleo generale dell'Alta Foresta.
Indeboliti dalla febbre si sono accampati ma dopo poco tempo sono stati raggiunti da un gruppetto di 6 uomini di stazza impressionante: muscolosi e abbigliati di pelli.
Tra di loro si è fatto avanti il capo villaggio Aldus che ha spiegato che erano nel territorio della tribù dell'orso pallido e che avrebbero dovuto giustificare la loro presenza al più presto.
Dopo lunghe trattative - facilitate da un dono di armi da parte di Snaug - i barbari si sono ritirati proibendo agli eroi di esplorare le zone limitrofe e imponendo loro di rimanere nelle immediate vicinanze dell'accampamento fino a che non avrebbero ricevuto indicazioni diverse.
Dopo qualche giorno i barbari si sono nuovamente mostrati e ci sono stati ulteriori doni da parte degli avventurieri finendo con ingraziarsi Aldus e il suo popolo.
Alla fine gli esploratori sono stati ospitati all'interno dell'accampamento barbaro ricavato da capanne sugli alberi e sono stati seguiti fino a che non sono guariti in seguito alle cure personali di Aldus e dei suoi guaritori.
Dopo essersi completamente rimessi Alta Terra, Barathen, Barian della Vega, Snaugh e Vanel sono ripartiti verso Jarathen l'ultima tappa prima delle rovine di Xammux loro obiettivo.
Durante il loro viaggio hanno trovato ... l'alito della morte.
In lontananza hanno intravisto un grosso essere volante e non appena hanno capito cos'era hanno cercato di nascondersi per sfuggire alla vista acuta del temibile predatore: il drago bianco.
Il drago è riuscito comunque ad individuare Vanel e un attimo dopo ha soffiato ghiaccio e successivamente lo ha ghermito con gli artigli e i morsi letali.
Caduto a terra Vanel, Snaugh e Barian si sono lanciati alla carica del predatore mentre Barathen con la mira elfica colpiva a ripetizione la dura corazza di cuoio e Alta Terra con le magie di fuoco ustionava.
Dopo un colpo nelle vicinanza del collo da parte del guerriero il drago è riuscito ad alzarsi in volo ed allontanarsi in fretta e furia temendo di non sopravvivere ad uno scontro che avrebbe dovuto essere un facile pasto.

sabato 20 dicembre 2008

Uomini e topi


Dopo aver superato il porto elfico ed essersi addentrati nella Alta Foresta si sono subito accorti che il luogo era strano: gli animali assenti e le piante erano cresciute in modo disuniforme.
Non si sa se il motivo era la vicinanza alla antica cittadella di Ascalhorn poi successivamente divenuta tristemente nota come Cancello del Castello del Diavolo per aver ospitato un collegamento diretto con i piani inferiori abitati da diavoli e demoni.
Il loro cammino era accompagnato da una pioggia resa come nebbia dalla fitta vegetazione della foresta che non li ha mai lasciati neppure quando, durante il loro cammino, si sono trovati nelle vicinanze di resti di una cittadella. La vegetazione aveva ricoperto quasi tutto: vecchie statue, antichi archi di trionfo e i resti di strade che un tempo portavano ad una roccaforte umana, l'unica nella vecchia foresta e conosciuta con il nome di Cittadella delle Nebbie.
La roccaforte un tempo era una linea di difesa contro le creature fuoriuscite da Ascalhorn ed era capeggiata dal Signore delle Nebbie capace di far proteggere il suo regno da creature fatte dai 4 elementi e in possesso di una squadra di cavalieri con Pegasi. Se questo non fosse bastato era in grado di far "scomparire" la sua cittadella nelle nebbie e nessun esercito di questo mondo o di altri sarebbe stato in grado di assediarlo semplicemente perché non era più dove doveva essere.
Durante il loro vagare, senza un sentiero, ma solo accompagnati dalle briciole della vecchia città i nostri eroi sono stati silenziosamente circondati da un gruppo di lupi - cosa insolita il fatto che non avessero emesso suoni - ma grazie alla saggezza di Barathen che ha gettato alle bestie quasi tutte le razioni di cibo i lupi se ne sono andati via forse inghiottiti dalla nebbia.
Purtroppo successivamente hanno dovuto difendersi con il ferro e con la magia da un gruppo di iene insolitamente coraggioso che ha accerchiato e aggredito senza sesta il gruppo.
Le bestie erano guidate da un loro simile molto più grosso che emetteva suoni odiosi con le mascelle snervando il gruppo e rendendolo meno pronto al combattimento: la creatura forse era il risultato di qualche accoppiamento immondo tra il semplice animale che si accontenta dei resti di altri e qualche abitante dei piani demoniaci.
Il combattimento è stato terribile: Snaugh e Barian sono stati gettati a terra, nella polvere e nel loro sangue mentre Alta Terra e Vanel entrambi a distanza cercavano di porre termine a questo attacco infliggendo ferite e dolore a queste belve. Per fortuna grazie anche alle inaspettate doti curative di Barathen che ha tamponato le ferite di Barian e Saugh il combattimento si è risolto con la fuga dei nemici rimasti vivi.
A causa delle condizioni critiche gli avventurieri di Loudwater hanno deciso di passare la notte al riparo dalla pioggia in un colonnato che sbucava dalle frasche - un riparo inaspettato quanto gradito.
Durante un sopralluogo del lungo passaggio inghiottito dalla vegetazione hanno fatto la conoscenza di un vecchio che usava come riparo il posto e che si è unito al gruppo per la notte.
Il vecchio dall'aspetto ripugnante in quanto molto piccolo di statura e dal viso da roditore ha raccontato di essere catechista di Ilmater il dio che porta sollievo alla sofferenza e che viveva abbandonato nella foresta per meditare.
Durante la notte Vanel ha sentito che il vecchio era sveglio ed era vicino a dei ratti e sembrava quasi che gesticolasse in un linguaggio sconosciuto con essi.
La mattina dopo, curati dalle ferite, il vecchio ha accompagnato i personaggi verso il suo rifugio ancora più dentro verso una zona recondita del porticato ma durante il tragitto, girando dietro una curva, ha allungato il passo e ha lasciato il posto ad una miriade di topi che hanno assaltato il gruppo.
Ratti, topi giganti e topi dalle lunghe costole che fuoriuscivano dai loro corpi hanno aggredito il gruppo ma con scarsa efficacia visto che il fiato infuocato di Snaugh ha presto ridotto le loro fila mentre le frecce, l'acciaio e il fuoco ha presto perforato, schiantato e incenerito i piccoli nemici.
A questo punto il vecchio, insieme ad altri 3 umani ed altrettanti topi giganti si è lanciato all'attacco. Durante il loro scontro hanno mutato in uomini topo cercando di porre fine alla vita delle loro vittime.
Vittime che ben presto si sono dimostrate carnefici.

sabato 13 dicembre 2008

Barian della Vega

Barian della Vega fighter 2

età 38 Tiefling medio (1,85 m / 100 kg)
iniziativa +3
sensi acrobatics +1, arcana +2, athletics +7, bluff +4, diplomacy +2, dungeoneering +2, endurance +5, insight+2 (+12), intimidate +7, nature +2, perception +2 (+12) , religion +2, stealth +3, streetwise +7, thievery +1
16 str
12 con
14 dex
13 int
13 wis
12 cha
hp 33, ac 19, fort 16, ref 13, will 12
speed 6
px 1330

race feature
  • lowlight vision
  • bloodhound
  • fire resistance
  • infernal wrath
class / path / destiny features
  • combat challenge
  • combat superiority
  • fighter weapon talent (flail)
feats

  • power attack

languages: common, elven

powers at will
  • reaping strike
  • cleave
encounter powers
  • spinning sweap
  • infernal wrath
daily powers
  • brute strike
  • boundless endurance
items

plate armor, flail

martedì 2 dicembre 2008

Il porto elfico

Nella scorsa volta gli eroi si sono avventurati scortati da Lady Moonfire fino alle cascate scintillanti per proseguire lungo il corso del fiume Delimblyr aggirando la parte ovest dell'Alta Foresta per giungere fino a Xammux.
Dopo aver sconfitto i mezz'elfi banditi che hanno tentato di "assediare" le rovine degli Ammarindar gli avventurieri si sono accomiatati dalla loro scorta che è ritornata a Loudwater non senza che tra Vanel e Moonfire sia accaduto qualcosa di molto fisico.
Proseguendo per circa una settimana sono giunti alle rovine del Porto Elfico in cui hanno riportato alla antica purezza due afflunenti del Delimblyr: uno che conteneva una strana giara da cui usciva un fluido inquinante e l'altro che era stato maledetto in quanto attraversava un'isolotto con una tomba ignota dissacrata.
Dopo aver ricevuto in dono dai guardiani non morti della città un bastone infuocato i personaggi hanno iniziato ad addentrarsi nella foresta per evitare Hellgate Keep.