giovedì 9 dicembre 2010

Lascia l'ascia


"Adesso che cado,  adesso che le mie antica ossa si sbriciolano lasciando ricadere le armi intrappolate dei miei vecchi nemici, mi rendo conto che è la stessa arma sacra a porre  termine alla mia seconda vita.
Nella prima vita un paladino di Auryl mi sconfisse, Volkrauth mi risuscitò ad una forma seconda vita, superiore, quella eterna, ma nuovamente la stessa arma per mano di un guerriero sacro di Bahamut adesso mi getta nuovamente nell'oblio.
Ed adesso che la mia anima si congiunge a questa camera del tempo del mio vecchio genitore sono contento perché andrò a far parte della fonte di energia suprema che serve all'Antico Piano.
Mi torna in mente la vecchia filastrocca di Sammaster ..."


Conta le ombre, guarda il sole
 il saggio sa dove trovarle
ad inseguirle passano le ore
lo sciocco invece non sa cercarle

Come il bambino spaventato ed atterrito
ricerca subito il caldo abbraccio
lo sciocco si perde nell'inselvatichito
il saggio non si fida ed evita l'addiaccio

Quando viene il buio ed il sogno s'apre
incontri il terribile e funesto nemico
lo sciocco lo affronta e freddo ora giace
il saggio  riconosce l'avversario dall'amico 

L'arte nell'immagine mostra la via
lascia tutto quello che adesso sai
la tua voce ti inganna più della mia
perché la soluzione è "fai!"

L'avveduto cerca la via sicura
egli non gioca se non vince
dalla comodità intravede la sciagura
ed attento apre gli occhi come lince

Hai combattuto e rischiato nel viaggio
or che il respiro e l'anima ti sono tolte
devi saper adesso che cadi senza più coraggio
essendo venuto sei sciocco, non saggio 


Ultimi pensieri di Voldenbraux mentre viene sconfitto da un gruppo di avventurieri. 

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