L'interrogatorio dello spellweaver è stato lungo e faticoso ma grazie alla magia che ha scavato ferite e riferito gli eventi, gli Invocatori sono riusciti a scoprire il covo dei terroristi inflitrati a Silverymoon.
Il gruppo quindi ha deciso ,anche se Ryltar era contrario alla gratuità del gesto, di avviarsi alla grotta di Netheril ove sicuramente qualcosa di molto cattivo covava rancore verso la città di Silverymoon.
Dietro il consiglio degli invocatori la missione è stata "guarda, fuggi e se ritorni da vivo riferisci".
I nostri eroi, seguendo le indicazioni, hanno prima postato un masso che magicamente bloccava l'accesso alla "sala di Netheril" ('Karsus il grande Iv Hanb Uko' era la formula magica per muovere la gigantesca porta fatta con la montagna).
Una volta entrati dentro grazie alla capacità di Rylthar che vedeva di notte come fosse stato di giorno sono riusciti ad assistere alla venuta di un personaggio misterioso, che messo in allarme da una trappola fatta scattare dal "distratto" ladro, si è materializzato mezzo di carne, mezzo di ombra ed ha cercato di sterminare i personaggi.
C'è stato una grande fuggi fuggi mentre Laki Lee Uche si è tramutato - da quel bravo druido che è- in un gufo notturno ed ha assistito alla apparizione anche dei seguaci dell'uomo di ombra: un teschio infuocato, un umanoide basso ma con occhi che incutevano paura e un gruppo di 5 angeli oscuri.
Per fortuna i fuggiasci sono riusciti con successo a tornare incolumi a Silverymoon e, dato l'allarme, l'indomani un gruppo di trenta tra guardia magia, cavalieri d'argento, guardie cittadine, invocatori e gli stessi eroi sono riusciti a fare irruzione nella sala di netheril e a verificare che era stata abbandonata in tutta furia.
La minaccia non era stata debellata ma per lo meno rimandata in un futuro più lontano.
Quattro mesi dopo c'è stata l'esecuzione di Tpog.
Il giorno successivo in grande segretezza Tora l'ha fatto tornare in vita e quest'ultimo tutt'altro che riconoscente si è defilato regalando uno sguardo storto alla sorella.
Putroppo per Tora però la maledizione di Netheril stava avendo effetto: a causa del patto rotto con gli antichi maghi il sigillo della fedeltà ha iniziato ad avvelenare l'organismo della chierica di Shar.
Per ovviare ad una fine ingloriosa e dolorosa, Tora si è consultata nelle sale dei saggi di Silverymoon ma essi hanno rimandato quest'ultima alla fortezza degli araldi ove, ad un giorno di cavallo dalla città d'argento, sorge la biblioteca delle conoscenze universale degli esseri viventi, da cui si può estrapolare una cura per la perfida maledizione.
Dopo aver raggiunto la misteriosa fortezza celata dalla vegetazione e dopo appreso e cantato il rituale per tornare in forze il gruppo, stupendosi, ha incontrato nuovamente Itk, il Goliath, il quale era in missione come capovillaggio.
Egli stava cercando una cittadina scomparsa con modalità misteriose dal suo accampamento con l'unica traccia un riferimento al Bosco della Luna che sorge a nord della fortezza degli araldi.
Il gruppo si è ricostituito per aiutare il loro ex compagno a ritrovare la scomparsa.
venerdì 25 giugno 2010
martedì 15 giugno 2010
Il tessitore della magia
Il capo del Fochulan non era di Silverymoon e neppure di Toril.
L'essere sembra un insetto con tre paia di braccia in grado di compiere più azioni contemporaneamente grazie ad un cervello da insetto multitasking.
Ed ecco che come prima cosa ha evocato un demone impegnando Ilk per tutto il combattimento essendo il mezzodiavolo in grado di inchiodare con il suo infernale tridente il Goliath a terra.
Ma grazie all'azione combinata del resto del gruppo i personaggi sono riusciti ad accerchiare l'alieno e se anche questi riusciva a respingeli lontani con l'uso di incantesimi basati sulla forza alla fine la moltitudine degli attacchi contemporanei l'ha fatto capitombolare.
Dopo averlo portato interte all'Invocatorium è iniziato l'interrogatorio ...
L'essere sembra un insetto con tre paia di braccia in grado di compiere più azioni contemporaneamente grazie ad un cervello da insetto multitasking.
Ed ecco che come prima cosa ha evocato un demone impegnando Ilk per tutto il combattimento essendo il mezzodiavolo in grado di inchiodare con il suo infernale tridente il Goliath a terra.
Ma grazie all'azione combinata del resto del gruppo i personaggi sono riusciti ad accerchiare l'alieno e se anche questi riusciva a respingeli lontani con l'uso di incantesimi basati sulla forza alla fine la moltitudine degli attacchi contemporanei l'ha fatto capitombolare.
Dopo averlo portato interte all'Invocatorium è iniziato l'interrogatorio ...
Il bacio della morte
Dopo aver contattato i maghi dell'Invocatorium di Silverymoon è stato scoperto che il libro che spiega le funzionalità del sigillo che abilita le evocazioni all'interno delle città è in "prestito" nella biblioteca dei Bardi Fochulan.
In quella biblioteca pochi giorni prima erano stati ingaggiati dalla famiglia Hornblade come mentori per Dorian.
Una volta giunti dal ceo di Fochulan è stato detto che il libro era conservato nell'edificio della biblioteca della musica, un posto che contiene testi musicali rari protetto magicamente da un guardiano e una serie di teletrasporti in grado di disorientare chi vi si addentri senza il plettro indicatore.
Seguendo le indicazioni del magico segnalatore all'interno si sono imbattuti nel druido La Ki Lee Hook che si era perso nel complesso sistema "disorientante".
Aggregatosi al gruppo hanno continuato a seguire la "bussola" fino a che non si sono ritrovati in una stanza in cui, invece del libro che cercavano, si sono imbattuti nell'antico custode: una escrescenza di carne rigonfia odorante di putrefazione con tanti tentacoli terminanti in bocche fameliche.
In un istante le bocche si sono lanciati sui personaggi e mentre questi si difendevano aprendo squarci da cui sgorgava un liquido denso e scuro il terribile mostro non morto rigenerava le sue ferite con il sangue fresco dei nostri eroi.
Alla fine però unendo le loro forze e le loro lame sono riusciti a sconfiggere il guardiano della biblioteca dei Bardi.
Consci di essere stati vittima di una trappola da parte del capo del Collegio dei Bardi hanno mandato verso il presunto infiltrato dei maghi di Netheril Lha Khi Lyu Che, il druido appena incontrato e quindi non conosciuto dai cospiratori.
Con in mano la pietra della comunicazione Lha Khi ha conferito con il supremo bardo fingendo di aver ritrovato dei cadaveri nella biblioteca e il plettro indicatore.
Quando il druido ha notato un compiacimento nel volto impassibile del bardo allora è uscito, ha riunito i suoi nuovi compagni ed è entrato nella stanza con al fianco pure un rappresentante dell'Invocatorium.
In quella biblioteca pochi giorni prima erano stati ingaggiati dalla famiglia Hornblade come mentori per Dorian.
Una volta giunti dal ceo di Fochulan è stato detto che il libro era conservato nell'edificio della biblioteca della musica, un posto che contiene testi musicali rari protetto magicamente da un guardiano e una serie di teletrasporti in grado di disorientare chi vi si addentri senza il plettro indicatore.
Seguendo le indicazioni del magico segnalatore all'interno si sono imbattuti nel druido La Ki Lee Hook che si era perso nel complesso sistema "disorientante".
Aggregatosi al gruppo hanno continuato a seguire la "bussola" fino a che non si sono ritrovati in una stanza in cui, invece del libro che cercavano, si sono imbattuti nell'antico custode: una escrescenza di carne rigonfia odorante di putrefazione con tanti tentacoli terminanti in bocche fameliche.
In un istante le bocche si sono lanciati sui personaggi e mentre questi si difendevano aprendo squarci da cui sgorgava un liquido denso e scuro il terribile mostro non morto rigenerava le sue ferite con il sangue fresco dei nostri eroi.
Alla fine però unendo le loro forze e le loro lame sono riusciti a sconfiggere il guardiano della biblioteca dei Bardi.
Consci di essere stati vittima di una trappola da parte del capo del Collegio dei Bardi hanno mandato verso il presunto infiltrato dei maghi di Netheril Lha Khi Lyu Che, il druido appena incontrato e quindi non conosciuto dai cospiratori.
Con in mano la pietra della comunicazione Lha Khi ha conferito con il supremo bardo fingendo di aver ritrovato dei cadaveri nella biblioteca e il plettro indicatore.
Quando il druido ha notato un compiacimento nel volto impassibile del bardo allora è uscito, ha riunito i suoi nuovi compagni ed è entrato nella stanza con al fianco pure un rappresentante dell'Invocatorium.
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